Far fronte alle festività cristiane
Il tema delle festività cristiane sanzionate dal governo è sempre delicato per gli atei, per non parlare dei seguaci di altre fedi. Sebbene la maggior parte degli atei accetti che il cristianesimo sia la religione di maggioranza "in" questo paese, non ci piace particolarmente sentirci dire che è la religione "di" questo paese.

Tuttavia, non siamo anarchici e non possiamo incolpare i celebranti cristiani di voler diffondere l'allegria. In un modo o nell'altro, dobbiamo fare la nostra pace con queste onnipresenti feste religiose. Per alcuni di noi, questo significa trattare le vacanze come qualsiasi altro giorno. Per quelli di noi con familiari cristiani, tuttavia, ignorare del tutto la Pasqua o il Natale non è sempre un'opzione.

Ciò significa spesso trovare un modo per partecipare a qualcosa che è più o meno diventato una festa americana senza compromettere le nostre convinzioni. Ovviamente non parteciperemo alla messa di mezzanotte o ai servizi all'alba e costringerci a recitare le Scritture senza dubbio provocherebbe discordia, se non addirittura ribellione. Quindi spesso troviamo più facile abbracciare le varie immagini e icone non religiose associate alle festività cristiane. Invece di scatenare una guerra in occasione di un Natale o di una Pasqua celebrati pubblicamente, usiamo alberi di Natale e coniglietti pasquali come strumenti di pace.

Ciò può sembrare ironico, dato che i nostri antenati pagani ci hanno regalato alberi di Natale e coniglietti pasquali. Quando cristiani e atei si riuniscono per celebrare il Natale e la Pasqua, forse sono i pagani ad avere l'ultima risata. Tuttavia, è proprio quella confusione di simbolismo e significato che rende più facile per gli atei prendere parte alle vacanze insieme ad amici, vicini e parenti cristiani.

Senza dubbio ad alcuni cristiani non piace vedere le loro vacanze annacquate dal simbolismo non cristiano e dall'eccessivo materialismo. Nel complesso, gli atei potrebbero tendere ad essere d'accordo. Abbiamo lo stesso rapporto amore-odio con consumo evidente delle persone di fede. Ma fintanto che le festività cristiane vengono celebrate apertamente e pubblicamente, con l'armamentario festivo nei negozi e negli uffici per settimane intere, i non credenti saranno costretti a trovare le proprie tradizioni natalizie. Nel bene e nel male, una festa che si celebra apertamente appartiene, in parte, a tutti noi.

Nonostante le nostre differenze, sia gli atei che i teisti alla fine considerano il Natale e la Pasqua come opportunità per trascorrere del tempo con i propri cari, per ringraziare per la nostra salute e prosperità e per festeggiare con doni e un pasto abbondante per tutti. Anche se potremmo non vedere negli occhi se Gesù o l'inclinazione assiale siano la ragione della stagione, possiamo almeno concordare di passare le purè di patate.

Istruzioni Video: Quali feste celebriamo? Quelle cristiane o quelle neopagane? (Potrebbe 2024).