Aborto spontaneo e il linguaggio delle mamme
La festa della mamma sta arrivando presto e mi ha fatto pensare al linguaggio delle madri. Sei una madre se hai un figlio. Sei una madre se adotti un bambino. Sei anche considerata una madre se hai un figlio, ma per qualche ragione non lo cresci. Tuttavia non sei necessariamente considerato una madre se hai un aborto spontaneo, soffri un parto morto o perdi il tuo bambino poco dopo la sua nascita.

Oltre ai miei due figli, ho avuto cinque aborti spontanei e ho perso mia figlia a causa di gravi difetti cardiaci congeniti quando aveva quattro giorni. Quindi tecnicamente sono rimasta incinta otto volte. Eppure non sono considerata una madre di otto anni. Sono solo una madre di due figli. Questo è davvero triste per le donne che hanno avuto aborti spontanei e non hanno mai avuto figli. Hanno le stesse speranze e sogni per i loro figli delle donne che riescono davvero ad avere i loro figli.

La mia prozia non ha mai avuto figli e le ha spezzato il cuore. Erano gli anni '50, quindi non c'erano davvero trattamenti per la fertilità o un modo per diagnosticare tali problemi. La mia prozia ha raccontato molte volte una storia su un commento fatto da un suo amico. Mia zia aveva detto che avrebbe fatto una bellissima madre. La sua presunta amica disse "beh, non direi bella". Cinquanta anni dopo, questo è ancora punto e giustamente. Oltre all'annoso commento supplichevole che la sua cosiddetta amica fece sul suo aspetto, ciò che era peggio era l'incapacità di riconoscere la perdita. Le nostre attuali definizioni di maternità non sempre riconoscono l'aborto e altre perdite simili.

Al contrario, non riconosciamo sempre le donne che stanno facendo il lavoro di maternità che non sono madri tecniche. Che dire di zie, vicini e amici che stanno crescendo bambini ma che non hanno figli propri?

Molte culture del clima freddo hanno più parole per indicare neve. Forse è il momento di espandere le nostre definizioni di mamme. Forse potremmo avere una parola per le madri che hanno perso figli. Per le madri che non hanno mai avuto modo di vedere o tenere i loro figli. Per le madri che stanno crescendo bambini, che abbiano partorito o meno o che li abbiano adottati formalmente. Forse è il momento di rendere le nostre definizioni di madre più sfumate e meno rigide.

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