Terza Rima
Terza Rima è una forma di struttura poetica inizialmente pensata per essere introdotta da Dante nella sua scrittura italiana de "La Divina Commedia". È una forma di poesia che è definita dai suoi insiemi di tre linee, o terzine, che hanno uno schema di rima intrecciato in tutto il poema.

Tradotto letteralmente come "terza rima", il modello di rima della terza rima ricorda una danza verbale in cui la rima è accuratamente intrecciata attraverso ogni tercet in una specifica sequenza di passaggi di danza fluidi che apparirebbero come due passi avanti e un passo indietro. Se dovessimo guardare il modello in una sequenza di numeri, seguirebbe questa sequenza: 1,2,1: 2,3,2: 3,4,3: 4,5,4: e così via.

Sebbene originariamente usato come forma di poesia italiana, Thomas Wyatt e Geoffrey Chaucer portarono questa forma nella poesia inglese nel 1500. È diventato popolare tra i poeti romantici nel XIX secolo e poeti moderni come Robert Frost e Slyvia Plath hanno scritto poesie in terza rima.
Una delle poesie di Sir Thomas Wyatt (1503-1542), “Della media e sicura proprietà” è un grande esempio della danza della terza rima. Nota lo schema dello schema delle rime mostrato nel seguente estratto:


Le domestiche di mia madre, quando hanno cucito e girato, 1
A volte cantavano una canzone del topo di campo, 2
Questo, perché la sua vita era sottile, 1

Avrebbe bisogno di andare a cercare la casa di sua sorella cittadina. 2
Pensava di sopportare troppo dolore; 3
Le tempeste esplose nella sua caverna così dolorosa fece bagnare 2

Che quando i solchi nuotavano con la pioggia, 3
Deve giacere fredda e bagnata in una triste situazione; 4
E peggio ancora, restava la carne nuda 3

Per confortarla quando la sua casa aveva litigato; 4
Qualche volta un mais d'orzo; qualche volta un fagiolo; 5
Per cui ha lavorato duramente sia di giorno che di notte 4

Nel periodo del raccolto, mentre poteva andare a spigolare; 5
E dove si trovava il negozio con il diluvio, 6
Allora bene! perché lei disfatta era pulita 5