Social media e attivismo
Il 14 aprile 2014, oltre 200 studentesse nigeriane sono state rapite dalla loro scuola da un gruppo terroristico chiamato Boko Haram. Il gruppo terroristico, che si oppone all'istruzione occidentale, ha presumibilmente messo le ragazze sul mercato per essere vendute in matrimoni o schiavitù sessuale. I genitori, la famiglia e gli amici delle ragazze rapite sono stati completamente devastati dalla crisi e non vogliono altro che portare le loro ragazze a casa in sicurezza.

La risposta a questo atto terribile è stata travolgente, non solo dai cari di queste ragazze, ma da tutta la comunità globale. I media meritano un certo merito per la diffusione di informazioni su questa storia, ma c'è un altro sbocco che potrebbe essere stato molto più potente nel riunire le persone contro Boko Haram: i social media.

L'hashtag #BringBackOurGirls e può essere visto su diverse piattaforme di social media. È stato utilizzato da attivisti, celebrità, politici e cittadini preoccupati in tutto il mondo. #BringBackOurGirls è diventato virale molto rapidamente ed è stato un hashtag di grande successo; ha attirato l'attenzione su questa storia in un modo che i normali organi di informazione non potevano semplicemente avere.

Alcuni critici dell'hashtag ritengono che il suo uso abbia promosso "attivismo pigro" o attivismo che non richiede alcuno sforzo (cioè, le persone semplicemente ritwittano #BringBackOurGirls o fanno clic su "Mi piace" e quindi non fanno nulla al riguardo), e che in realtà non ha fatto nulla fatto la differenza nel mondo reale. Ma la semplice sensibilizzazione ha un valore tutto suo e anche i "pigri attivisti" hanno dato un contributo veramente prezioso a questa causa. Non solo ha sensibilizzato, ma ha ispirato molti ad agire: proteste, petizioni, manifestazioni, veglie e molte altre attività sono state organizzate con l'obiettivo di aiutare queste giovani donne a tornare nelle loro famiglie. E ogni volta che questa storia è stata condivisa, ha promosso la solidarietà con il popolo nigeriano, fatto pressione sulla comunità globale per agire, sensibilizzato su questa storia e sul problema della tratta di esseri umani in generale, dimostrato il potere dei social media e dimostrato una mancanza di tolleranza per il comportamento di questo gruppo terroristico.

È vero che gli hashtag possono andare solo così lontano: #BringBackOurGirls ha attirato l'attenzione sulla crisi in Nigeria, ma la responsabilità di agire di conseguenza è spettata alla comunità globale nel "mondo reale". Molti paesi si sono fatti avanti e si sono offerti volontari per fornire sostegno durante questa crisi. Mentre la Nigeria dovrebbe assumere un ruolo guida nella risoluzione di questo conflitto, può rivelarsi molto utile ricevere aiuto anche da altri paesi. I nostri leader mondiali devono unirsi e agire in questo momento critico. Sono in gioco delle vite.

Istruzioni Video: Social Media To Activate Youth and Communities (Aprile 2024).